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LOTTOZERO PRESENTA EVERY MONTH I WEAVE, MOSTRA PERSONALE DI LISELORE FROWIJN

Con la mostra personale Every Month I Weave dell’artista olandese Liselore Frowijn, Lottozero Kunsthalle a Pratoapre un nuovo capitolo della propria programmazione espositiva, che per il biennio 2025–2026 è dedicata all’indagine sulle potenzialità espressive e concettuali della Soft Sculpture.

Liselore Frowijn ©Alessandro Destro

Visitabile fino al 27 luglio 2025, Every Month I Weave trae ispirazione dalla figura di Margherita Datini, moglie del mercante pratese del XIV secolo Francesco Datini, e si sviluppa come una riflessione stratificata sul lavoro invisibile delle donne, da sempre pilastro nascosto delle economie occidentali. Attraverso un articolato corpus di opere – che comprende sculture tessili e arazzi realizzati con tecnologia jacquard digitale – Frowijn intreccia passato e presente in una narrazione politica che esplora le condizioni storiche e contemporanee del lavoro femminile, con particolare attenzione al contesto multiculturale del distretto tessile pratese.

Liselore Frowijn Every Month I Weave Lottozero Kunsthalle ph.credit Alessandro Destro
Liselore Frowijn Every Month I Weave Lottozero Kunsthalle ph.credit Alessandro Destro
Liselore Frowijn Every Month I Weave Lottozero Kunsthalle ph.credit Alessandro Destro

La mostra prende corpo attraverso l’uso combinato di materiali d’archivio e immagini contemporanee, dando forma a una genealogia femminile della produzione e della cura, in dialogo con il pensiero della filosofa ecofemminista Silvia Federici. Le opere propongono una rilettura del corpo femminile come luogo politico e affettivo, esplorando i temi della subordinazione, della memoria e della resistenza.

Liselore Frowijn Every Month I Weave Lottozero Kunsthalle ph.credit Alessandro Destro Outfit of the Night, n. 1-4, 2024, arazzi jacquard

Al centro dell’esposizione si colloca la serie Outfit of the Night, composta da quattro arazzi monumentali tessuti su telaio jacquard digitale. In queste opere, la figura di Margherita Datini emerge come emblema delle donne escluse dalla narrazione storica ufficiale, ma centrali nel sostenere – materialmente e simbolicamente – l’ordine economico maschile. I tessuti intrecciano documenti d’archivio, iconografie tessili e scorci della città di Prato, medievale e contemporanea, fino a incorporare i volti e i segni delle attuali lavoratrici del comparto tessile, incluse quelle della comunità cinese, spesso invisibili ma fondamentali nell’economia locale.

Ogni arazzo è tessuto in una sola tonalità – rosso, verde, blu e nero – colori che fanno riferimento sia alla codifica RGB dell’immagine digitale sia alle lane tintorie medievali conservate nell’Archivio Datini. In questo modo, Frowijn crea un ponte tra le origini del commercio tessile pratese e le tecnologie produttive contemporanee, attivando un dialogo visivo tra tradizione e innovazione.

Liselore Frowijn Every Month I Weave Lottozero Kunsthalle ph.credit Alessandro Destro Super Sofa’s, edizione Fruits of the Loom, 2024-2

Il percorso espositivo si completa con la serie Super Sofas – The Fruits of the Loom, in cui il corpo femminile viene trasformato in oggetto d’arredo, ibridando le forme anatomiche – seni, fianchi, glutei – con elementi di imbottitura e design domestico. In questi lavori, la femminilità viene scomposta in elementi estetici e funzionali, generando un cortocircuito tra desiderio, comfort e mercificazione.

Con Every Month I Weave, Liselore Frowijn propone un’indagine visiva profondamente politica sulla percezione e rappresentazione del corpo femminile nella società capitalista occidentale, utilizzando il linguaggio della Soft Sculpture come strumento critico e narrativo. Testo critico di Alessandra Tempesti. Info: www.lottozero.org