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LE RADICI TESSILI DELL’EMANCIPAZIONE E LA MODA COME GESTO D’AMORE: YAYOI KUSAMA, L’ARTE DI APRIRSI AL MONDO

| di Susanna Cati | La Fondation Beyeler presenta dal 12 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026 la prima retrospettiva in Svizzera della celebre artista giapponese Yayoi Kusama (1929, Matsumoto). La mostra, organizzata in stretta collaborazione con l’artista e il suo atelier, offre una visione completa dell’opera di Kusama, che si estende per oltre sette decenni di attività artistica. Saranno esposte opere iconiche accanto a lavori meno conosciuti, mai mostrati prima in Europa, oltre a una nuova produzione e a uno dei celebri Infinity Mirror Rooms (Stanze a specchi infiniti).

COSA FARE CON UNA COLLEZIONE DI 632 GONNE DI LANA?

| di Susanna Cati | SUDESTADA è uno studio multidisciplinare che si posiziona all’incrocio tra moda e arte, dedicato a identificare e valorizzare le voci di ogni forma di creatività — dagli artisti agli artigiani, dai designer ai brand, fino ai collettivi e oltre — spesso marginalizzate dalla narrazione predominante dell’industria. Sudestada, dal 16 ottobre al 30 novembre a Brooklyn NY presenta “Gonne di Lana”, un progetto espositivo e una capsule collection dedicata a un patrimonio tessile straordinario: un archivio di 635 gonne di lana, raccolte nel corso di tre generazioni.

LIFEWEAVE: QUANDO IL DNA DIVENTA ARTE TESSILE. LA STARTUP INNOVATIVA FONDATA DA EMILIO VAVARELLA TRASFORMA IL GENOMA UMANO IN ARAZZI UNICI

| di Susanna Cati | Trasformare il dato più personale – il genoma – in opere d’arte: è questa la missione di Lifeweave, un’azienda innovativa fondata e diretta da artisti, che si colloca all’intersezione tra genomica e artigianato tessile. L’impresa ha recentemente lanciato un servizio unico al mondo: la trasformazione del DNA umano in opere d’arte tessute a Jacquard, creando manufatti profondamente personali e tangibili, pensati per durare nel tempo. Il sequenziamento del DNA viene effettuato presso i Broad Clinical Labs, affiliati al Broad Institute di MIT e Harvard, mentre tutti i dati raccolti sono conservati in modo sicuro su Terra.bio, una piattaforma leader nella gestione di dati biomedici.

DALLE SCATOLE DI BISCOTTI DELLA NONNA AL CUORE DELLA FORESTA: VERONICA SANTAMARIA E I TESSUTI COME LEGAMI VIVENTI – VINCITRICE DEL DOROTHY WAXMAN PRIZE2025

| di Susanna Cati | Fondato nel 2015 su iniziativa di Lidewij Edelkoort, Willem Schenk e Philip Fimmano, il New York Textile Month si è affermato come punto di riferimento globale per il pensiero tessile, intrecciando ricerca creativa, impegno culturale e innovazione materiale. Negli ultimi cinque anni, sotto la direzione di Ragna Fróðadóttir, il festival ha ampliato la propria visione e rafforzato il proprio ruolo nel dibattito internazionale sul futuro del tessile, promuovendo il dialogo tra discipline, generazioni e culture diverse.

L’INVISIBILE CHE RISUONA: SEGNI, SUONI E TRAME COME LINGUAGGI DEL VIVENTE

Nel principio era il segno, e il segno era vibrazione. Prima ancora della parola, prima del pensiero, la comunicazione prende forma nei tracciati essenziali della natura: nelle rotazioni celesti, nella geometria di un fiocco di neve, nella propagazione delle onde. Ogni essere vivente genera ed interpreta segni: dall’inclinazione di una foglia alla direzione di un branco, dal battito d’ali all’eco di una chiamata tra balene. L’universo stesso, nella sua struttura profonda, sembra muoversi secondo logiche di ripetizione e variazione, di ritmo e interferenza, come una partitura cosmica in costante riscrittura. Questa tensione verso la forma è inscritta anche nel suono.

DONNE CHE TIRANO I FILI DEL DISCORSO SOCIALE: IL PROGETTO TESSILE DELLA CAMP GALLERY

La Contemporary Art Modern Project Gallery (CAMP), fondata e diretta da Melanie Prapopoulos, si distingue per un approccio curatoriale interdisciplinare che unisce consulenza artistica e attenzione alla ricerca contemporanea, con un focus su artisti emergenti e mid-career attivi in ambiti diversi, dall’installazione alla pittura, dalla fotografia alla scultura, fino al tessile e alla videoarte. La galleria opera come spazio in cui creatività e realtà coesistono, facendo dell’arte uno strumento di riflessione personale e collettiva. In questo contesto si colloca il progetto Women Pulling at the Threads of Social Discourse (WPATTOSD), nato con l’intento di restituire centralità alla pratica tessile come linguaggio artistico capace di tradurre e mettere in discussione l’esperienza…

ENUNDO – CIRCLES OF MOTION

Organizzata nell’ambito del New York Textile Month, ENUNDO è una mostra collettiva che rende omaggio all’eredità di Izukura e ne amplia la filosofia attraverso espressioni contemporanee. Co-organizzata da Nobuko Tsuruta e da Remnant & Co. Japan (Toyoko Motojima e Mika Ichikawa), l’esposizione presenta installazioni tessili, arte da indossare e il cortometraggio di Fujimoto.
Tsuruta integra i fili e i tessuti di seta rimasti di Izukura nelle sue tessiture e nei suoi abiti a trama libera e durante l’inaugurazione i performer hanno indossato queste creazioni in una performance intuitiva, dando vita alle opere nello spazio…

NORDIC TEXTILE TAKEOVER

Lo scorso weekend, The Scandinavian House, in collaborazione con il New York Textile Month, ha ospitato la seconda edizione di NORDIC TEXTILE TAKEOVER, un articolato programma che ha unito mostra, incontri e laboratori dedicati al tessile nordico contemporaneo. All’interno della galleria della Scandinavian House, il pubblico ha potuto partecipare a talk con artisti, visite guidate dai curatori, un ricevimento e workshop pratici, con un’attenzione particolare ai lavori dei neo-diplomati in arti tessili della Textilhögskolan di Borås…

TRA TRAMA E TIMBRO: QUANDO IL TESSUTO SI TRASFORMA IN MUSICA

| di Eleonora Giglione | Dall’ordito alle vibrazioni sonore, un filo segreto lega telai, partiture e sperimentazioni contemporanee. Una frontiera ancora tutta da tessere. La storia dell’arte tessile è una sinfonia silenziosa che attraversa millenni. Dietro ogni tappeto nomade, dietro ogni tela medievale, dietro ogni broccato rinascimentale si cela un linguaggio fatto di ritmi, pause e contrappunti. L’ordito e la trama sono come linee melodiche intrecciate; il telaio, uno strumento di composizione tanto quanto un violino o un pianoforte. Nel XIX secolo, con l’invenzione del telaio Jacquard, la tessitura compie un balzo verso l’astrazione matematica. Le schede perforate utilizzate per controllare il passaggio dei fili non sono che antichi codici…

FEDERICA PATERA E ANDREA SBRA PEREGO: VINCITORI DEL RESIDENCY AWARD 2025 DI MOTHERSHIP NYC

Federica Patera e Andrea Sbra Perego, artisti italiani noti per la loro pratica visiva e testuale condivisa, sono stati recentemente selezionati come vincitori del Residency Award 2025 di Mothership NYC, una delle realtà indipendenti più vivaci della scena artistica di Brooklyn. Il duo, originario di Bergamo e da poco trasferitosi a New York, lavora intrecciando tessuti e parole, dando vita a opere ibride in cui il linguaggio e la materia si fondono in installazioni, sculture e performance multimediali. L’annuncio ufficiale è stato pubblicato sul sito di Mothership, che dal 2014 accoglie artisti da tutto il mondo a bordo della sua Ship-That-Does-Not-Sail, un’ex fabbrica industriale nel cuore di Greenpoint trasformata in…

PUNTI COLLETTIVI PER NUOVE PROSPETTIVE SULL’ARTE TESSILE PARTECIPATA

| di Nikola Filipovic | C’è stato un momento in cui ho smesso di pensare all’opera come qualcosa da firmare, e ho cominciato a considerarla come un gesto collettivo. Al centro della mia ricerca si sono affermati con sempre più forza l’artigianato tessile e l’elaborazione delle tecniche tradizionali. Il mio avvicinamento a queste pratiche è iniziato durante i miei studi all’Accademia di Belle Arti, dove ho sperimentato per la prima volta il potenziale espressivo del materiale tessile. Ho iniziato lavorando con il feltro, attratto dalla sua matericità e dalla capacità di offrire forme piane così come volumi tattili, regalando un’inedita plasticità; in seguito, mi sono avvicinato al ricamo, colpito dalla lentezza…

WEAVING PLACES: LOCATING IDENTITY THROUGH TEXTILE LANGUAGE

Tessere luoghi: localizzare l’identità attraverso il linguaggio tessile | di Elena Redaelli | “Attraverso la loro produzione, i materiali e i motivi decorativi, strettamente intrecciati con le storie culturali e sociali di luoghi diversi, i tessuti offrono una lente attraverso cui esplorare le similitudini culturali, le differenze e il cambiamento. I tessuti, in quanto materia, sono radicati in luoghi specifici, ma tracciano anche le nostre migrazioni in tutto il mondo”.(Kettle, A. 2019)

WALTER ALBINI. IL TALENTO, LO STILISTA

| di Susanna Cati | Walter Albini. Il talento, lo stilista, è il risultato di un accurato lavoro di indagine e valorizzazione condotto dal Museo del Tessuto di Prato, che getta nuova luce sulla figura centrale di Albini nel panorama della moda italiana tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta del Novecento. Il progetto prende forma a partire da una grande donazione ricevuta dal Museo tra il 2014 e il 2016: un nucleo ricchissimo e inedito di materiali appartenuti allo stilista – bijoux, bozzetti, disegni, fotografie, documenti e libri – che raccontano con straordinaria chiarezza l’evoluzione del suo percorso creativo, dagli esordi giovanili nel 1959 fino…

“COLORE E MODA”: IL SAGGIO DI LIA LUZZATTO E RENATA POMPAS

Nel saggio Colore e ModaLia Luzzatto e Renata Pompas accompagnano il lettore in un viaggio affascinante e sorprendente attraverso la storia del colore nel vestire, dalle toghe dell’antica Roma ai look del contemporaneo. L’opera, puntuale e riccamente documentata, si distingue per la capacità di far dialogare estetica, storia e cultura materiale, restituendo al colore la sua centralità non solo nella moda ma nella narrazione stessa dell’identità sociale.

RICAMATORI INVISIBILI: MASCOLINITÀ, AGO E FILO NEL LIBRO DI JOSEPH MCBRINN

Per secoli, l’ago e il filo sono stati strumenti tacitamente assegnati alle mani femminili. Ma la storia è, come spesso accade, più complessa e stratificata di quanto ci raccontino le convenzioni. Lo dimostra con acume e rigore Joseph McBrinn nel suo libro Queering the Subversive Stitch: Men and the Culture of Needlework, primo studio sistematico dedicato alla presenza maschile nel mondo del ricamo e delle arti tessili. Uscito per Bloomsbury Visual Arts nella primavera del 2021, il volume apre un varco inatteso nella storia del fare, svelando una tradizione nascosta (e spesso rimossa) di uomini che, dal Medioevo in poi, hanno cucito, ricamato, intrecciato merletti, lavorato a maglia, creato abiti…

IL MEOC MUSEO ETNOGRAFICO OLIVA CARTA CANNAS E L’AAAPERTO DI AGGIUS

| di Barbara Pavan | Immagini ph.credit Chiara Marci Il Museo Etnografico Oliva Carta Cannas MEOC il più grande della Sardegna conserva un ricco patrimonio di testimonianze dell’attività tessile profondamente radicata nella cultura di questo paese della Gallura, tanto che la stessa ricostruzione proposta nell’ambito museale dello stazzo, la tipica casa gallurese antica, è ospitata all’interno dell’edificio – recuperato e ristrutturato – che fu la prima scuola tessile, i cui riconoscimenti ed attestati di merito sono esposti all’interno del museo stesso.

ARTISTE E ARTISTI

  • ANN VOLLUM: TRAME DELL’INCONSCIO E NARRAZIONI RICUCITE

    ANN VOLLUM: TRAME DELL’INCONSCIO E NARRAZIONI RICUCITE

    Ann Vollum è una textile artist che opera prevalentemente attraverso tecniche miste di cucitura a mano e l’impiego di materiali di recupero. La sua pratica si caratterizza per un approccio organico, lento e meditativo, fondato sulla valorizzazione dell’artigianalità e della sostenibilità. In essa, il gesto manuale diviene al contempo atto contemplativo e veicolo di memoria.…

  • RAMEKON O’ARWISTERS: FRAMMENTI DI LIBERTÀ

    RAMEKON O’ARWISTERS: FRAMMENTI DI LIBERTÀ

    | di Maria Rosaria Roseo | Ramekon O’Arwisters, nato a Kernersville, nella Carolina del Nord, e oggi residente a San Francisco, porta nella sua pratica artistica un bagaglio di esperienze che intreccia autobiografia, riflessione politica e spiritualità. Formatosi con un Master of Divinity alla Duke University di Durham, l’artista statunitense ha scelto l’arte come veicolo…

  • IN CONVERSAZIONE CON GUDRUN BARTENBERGER-GEYER

    IN CONVERSAZIONE CON GUDRUN BARTENBERGER-GEYER

    | di Barbara Pavan | Gudrun Bartenberger-Geyer (Linz, Austria, 1969) da sempre intreccia la sua vita con i linguaggi del tessile, della moda e delle arti visive. Dopo una prima formazione in Textile And Decorative Design nella sua città natale, approda a Vienna, dove coltiva un percorso che alterna lo studio accademico della storia dell’arte…

BANDI