Artiste e artisti

CHIACHIO & GIANNONE: GENEALOGIE TESSILI, IRONIA DOMESTICA E FILI DI RESISTENZA

| di Maria Rosaria Roseo |

Per Leo Chiachio e Daniel Giannone, l’arte non è mai stata soltanto una questione di forma o tecnica, ma una modalità profondamente incarnata di abitare il tempo, la materia e la memoria. Quando, nel 2003, decisero di unire le loro traiettorie artistiche e biografiche, non si trattò semplicemente di una collaborazione, perché la loro pratica comune divenne un territorio da esplorare, cucire, attraversare, punto dopo punto, nel segno della complicità, della lentezza e del confronto fertile.

Entrambi provenivano da una solida formazione pittorica, ma nel momento in cui si sono incontrati, hanno scelto con determinazione di abbandonare il pennello per impugnare ago e filo. Questo passaggio è stato tutt’altro che una rinuncia, è stato piuttosto un atto di affermazione, un cambio di paradigma che ha trasformato il ricamo – mestiere storicamente relegato all’universo domestico e femminile – in uno strumento radicale di reinvenzione del linguaggio visivo. In quel gesto si è innestata la loro relazione: due uomini, due artisti, un unico gesto cucito insieme.

View of the exhibition “Vivir sus vidas” by Chiachio & Giannone and curated by Leandro Martínez Depietri. Colección Amalita, Buenos Aires, 2024.
View of the exhibition “Vivir sus vidas” by Chiachio & Giannone and curated by Leandro Martínez Depietri. Colección Amalita, Buenos Aires, 2024.

Nel loro lavoro, tutto nasce dalla collaborazione e quando le opinioni divergono, è il dialogo a tenere unita la trama. Non negano che spesso si accendano divergenze, ma è sempre il desiderio comune di dar vita a uno sguardo condiviso a prevalere: un “terzo” punto di vista che non appartiene a nessuno dei due singolarmente, ma a entrambi. Nessuno impone il proprio segno. Nessuno rivendica l’opera come esclusiva. Ogni creazione si costruisce nella tensione feconda dell’ascolto reciproco.

Al cuore del loro universo formale c’è il colore, maneggiato con una sensibilità che viene dalla pittura ma che trova nuova vita nella materia tessile. Ricamare a mano, senza cedere alla tentazione dell’automatismo, è una scelta precisa che nasce dal bisogno di mantenere un controllo personale, intimo, sul tono e sulla vibrazione cromatica. L’atto di ricamare, per i due artisti, è un lavoro di resistenza fisica, poetica, politica.

Negli atelier di Buenos Aires o all’estero, non ci sono strumenti sofisticati. Solo forbici, aghi, tessuti trovati o recuperati, qualche tavolo, qualche scaffale, stoffe portate da viaggi o da amici, a volte anche vecchi abiti dismessi. Ogni frammento, anche il più modesto, può entrare nell’opera. Nulla viene sprecato.

La produzione artistica di Leo e Daniel è attraversata da una tensione costante tra rigore tecnico e libertà concettuale. Non considerano la tecnica come un elemento subordinato alla creatività: l’una e l’altra, hanno affermato, devono danzare insieme. Rifiutando il virtuosismo fine a sé stesso, è solo quando l’opera restituisce o magari supera, l’idea da cui è nata, che si può parlare davvero di riuscita.

Catedral #4, 2021/2023. Hand embroidery with cotton threads and silkscreen on antique tapestry. 1,82 x 2,16 m. Copyright Chiachio & Giannone

La loro ironia, dolce e affilata, permea ogni progetto. Lo si è visto chiaramente nel monumentale “La famille dans la joyeuse verdure, arazzo vincitore del Grand Prix International de Tapisserie d’Aubusson nel 2013. In quell’opera, si sono autoritratti come una famiglia indigena argentina immersa in una giungla lussureggiante, tra animali-feticcio, fiori-gioiello e un bambino-cane, Piolin, loro fedele compagno di vita e simbolo d’amore. Una composizione che richiama le fotografie familiari d’epoca, ma che scardina ogni convenzione sul genere, sull’identità e sull’“ordine naturale” delle cose.

La Famille Dans La Joyeuse Verdure, tapestry, copyright Chiachio & Giannone

Una delle loro opere più evocative è “Paisaje de Pompeya”, realizzata dopo un viaggio a Pompei e Capri in occasione di una mostra. I due artisti hanno raccontato come siano rimasti colpiti dalla bellezza e dalla quotidianità insita nei mosaici pompeiani, decidendo di tradurre quell’esperienza in un polittico ricamato. Il lavoro, durato oltre un anno, è stato realizzato con tessuti tinti e stampati per evocare la superficie antica dei murales, e cucito interamente a mano.

Paisaje De Pompeya, Handmade embroidery with cotton threads on a dyed and hand printed fabric with sublimation and serigraphy. 2,25 x 5,18 m, copyright Chiachio & Giannone

Nel 2018 nasce Celebrating Diversity, progetto artistico e partecipativo che inizia al Centro Cultural Kirchner di Buenos Aires e approda poi al MOLAA di Long Beach nel 2019. Trasformando il museo in laboratorio aperto, i due artisti coinvolgono migliaia di persone nella creazione collettiva di bandiere tessili. Tra i partecipanti, bambini, adolescenti queer, nonne, famiglie, amici. Ognuno chiamato a scrivere messaggi positivi sulla diversità e sull’orgoglio. A Long Beach, 3000 persone contribuiscono alla realizzazione di una bandiera lunga oltre trenta metri, portata in marcia da 130 persone. Un’opera monumentale, corale, fatta di mani, creatività, ascolto.

Familia californiana a seis colores, copyright Chiachio & Giannone
Chiachio & Giannone Pride Flag California
Workshop in a CH&G exhibition Celebrating Diversity at MOLAA

Negli ultimi due anni, la loro ricerca si è intensificata in più direzioni. Le tecniche di quilting, patchwork e appliqué sono state portate al massimo della loro possibilità, fino a reinventarle. Iniziano a tingere e stampare i propri tessuti (serigrafia, sublimazione), che diventano supporti pittorici e narrativi.

View of the exhibition “Vivir sus vidas” by Chiachio & Giannone and curated by Leandro Martínez Depietri. Colección Amalita, Buenos Aires, 2024.

La genealogia familiare si espande, includendo culture indigene (come le First Nations e i Comechingones, da cui discende Chiachio), artiste moderne, paesaggi vissuti durante le residenze. Dalle montagne di Córdoba al Pacifico canadese, dalle ceramiche native ai sogni condivisi. I ritratti familiari oggi si ambientano in scene più intime: due uomini maturi con i propri cani, nella quotidianità domestica, tra affetto e fantasia.

Nasce così la serie Comechiffones, gioco di parole tra Comechingones e chiffoniers (i raccoglitori di stracci della Parigi ottocentesca). Qui, la famiglia-cane appare in pose classiche, circondata da immagini di popoli indigeni argentini, vecchi motivi da punto croce e disegni ispirati a ceramiche native. Le dimensioni diventano monumentali: da 300×500 cm si passa a quasi 500×500 cm.

Comechiffones #4. Hand embroidery with cotton threads on reused fabrics, patchwork and quilts. 2,56 x 2,25 m. Copyright Chiachio & Giannone
Biennale Opening Arsenale 2024 , Comechiffones #4. Copyright Chiachio & Giannone

Dalla serie Comechiffones emerge poi Madurones: sei opere concepite come una sinfonia visiva della vita quotidiana. I tessuti vengono prima dipinti e tinti, poi ricamati con tecniche tradizionali. Ogni pezzo racconta un frammento del vivere insieme, tra intimità, tempo condiviso e identità in trasformazione.

Comechiffones #5. Hand embroidery with cotton threads, coss stitch embroidery, apliqué, parchwork, quilt and print by serigraphy on reused fabric. 450 x 450 cm. Copyright Chiachio & Giannone

Attualmente, i due artisti lavorano proprio alla prosecuzione di Madurones, in vista della presentazione ad ArtBasel Miami 2025 con la galleria Ruth Benzacar. Dopo la residenza alla Biennale di Vancouver, stanno sviluppando un progetto di scultura pubblica in bronzo in omaggio alle tessitrici indigene delle First Nations.

In parallelo, collaborano con il dipartimento Materials Matter della Emily Carr University per la trasposizione su telaio elettronico di una serie di disegni sul paesaggio di Vancouver.

Il 2025 sarà un anno intenso: parteciperanno alla Triennale di Fiber Art dello Zhejiang Art Museum a Hangzhou, in Cina, alla Triennale del Tessile di Łódź in Polonia, e a settembre inaugureranno una nuova mostra da Ruth Benzacar. A dicembre, di nuovo ArtBasel Miami.

Per Chiachio & Giannone, ogni filo ricamato è un atto di cura, una dichiarazione d’intenti, un gesto che resiste al tempo. Non è mai semplice decorazione. È scrittura e narrazione. E’ un modo di vedere il mondo.

Sebastianos. Textile mosaic. Polyptych.260 x 400 cm displayed. Copyright Chiachio & Giannone
Comechiffones.  View of the exhibition, curated by Leandro Martínez Depietri at Ruth Benzacar Art Gallery.