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NOVE ARTISTI INTERNAZIONALI REINVENTANO IL LIBRO SU LARGA SCALA: “CONTEMPORARY VOLUMES” AL MORRIS MUSEUM

Al Morris Museum di Morristown, nel New Jersey, il libro si trasforma da contenitore di parole a materia plastica, superficie viva, architettura di pensiero. Contemporary Volumes — in mostra fino a marzo 2026 — esplora la potenza formale e concettuale dell’oggetto libro attraverso lo sguardo di nove artisti internazionali che ne ampliano i confini fisici e simbolici.

Concepita come una riflessione sul design e sulle modalità con cui il libro continua a ispirare la pratica artistica contemporanea, la mostra riunisce linguaggi eterogenei e sensibilità divergenti — politiche, estetiche, poetiche e talvolta fantastiche — in un dialogo che intreccia materia e memoria, archiviazione e cancellazione, costruzione e disgregazione del sapere.

Sarah Faith Matthews Stacey 2025 Block Printed Flag Book

Le opere, realizzate con materiali che spaziano dal legno al metallo, dalla vernice acrilica a elementi organici e riciclati come fondi di caffè e libri smembrati, affrontano temi urgenti come la censura e l’oblio storico, interrogando al contempo la natura stessa dell’oggetto-libro. Nelle parole del presidente e CEO del museo, Thomas J. Loughman, “gli artisti visivi sono sempre stati ispirati dalle idee custodite e archiviate nei libri. Questa mostra indaga come la loro forma fisica influenzi la creazione e il pensiero nella pratica artistica contemporanea”.

Fra le protagoniste, Colette Fu presenta Noodle Mountain e altre opere che espandono i limiti della cartotecnica in sculture complesse e cinetiche, veri dispositivi di narrazione tridimensionale. Brian Dettmer, maestro della metamorfosi del libro, intaglia e trasforma testi preesistenti in intricati organismi scultorei.

Susan Rostow COCHINEAL 2017 Mixed media, Dry point prints on paper with home made pigmented paints

A imporsi nello spazio del museo è l’opera monumentale di Samuelle Green, che trascende la dimensione dell’installazione per divenire un ambiente totale. La sua creazione, avvolge il visitatore in una struttura sospesa tra architettura e sogno, dove il libro perde la propria scala originaria per farsi paesaggio, caverna, cosmo cartaceo. È un lavoro che si esperisce fisicamente: non solo si osserva, ma si attraversa, si abita, diventando un’estensione percettiva del corpo e della mente.

Amanda Love Install detail

Amanda Love, invece, affronta il tema della censura letteraria con una pratica che disseziona e ricompone i volumi, creando strutture che evocano paesaggi emotivi e geografici — come nella sua installazione ispirata al sinuoso corso del Tigri.

Le loro opere dialogano con quelle di Cheryl Gross, Sarah Faith Matthews, Cheryl R. Riley, Susan Rostow e Diana Schmertz, offrendo un panorama della sperimentazione più attuale sul libro come medium scultoreo e simbolico.

I nove artisti presenti in Contemporary Volumes provengono da diverse regioni degli Stati Uniti e vantano un percorso espositivo internazionale, con mostre personali in istituzioni quali il Riverside Museum of Art di Pechino, Arte Laguna di Venezia, il University of Maine Museum of Art, l’Everhart Museum e il Grounds for Sculpture di Hamilton.

Amanda Love Install work in progress

Colette Fu, sarà inoltre tra le protagoniste della stagione 2026 del programma Craft in America su PBS. In occasione della mostra, l’artista terrà una conferenza e una dimostrazione pubblica il 13 dicembre, seguite dalla proiezione in anteprima dell’episodio a lei dedicato presso il Bickford Theatre del museo.

Sostenuta dalla M&T Bank Charitable Foundation, Contemporary Volumes si inserisce nella più ampia missione del Morris Museum, una delle istituzioni culturali più dinamiche del New Jersey. Fondato nel 1913 e situato su un’area di 8,5 acri a Morris Township, il museo accoglie oltre 45.000 opere e oggetti di arte e cultura materiale da tutto il mondo, distribuiti tra gli spazi contemporanei e la storica villa Twin Oaks, progettata dallo studio McKim, Mead & White.

Con questa mostra, il Morris Museum riafferma il proprio ruolo di laboratorio di curiosità e meraviglia, invitando il pubblico a riscoprire il libro come forma d’arte, memoria condivisa e terreno di continua reinvenzione.