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IL FILO CONTINUO, DAL TESSERE AL RICAMARE: IN CONVERSAZIONE CON GRAZIA INSERILLO
| di Barbara Pavan | Qualche anno fa ho avuto l’occasione di conversare con l’artista palermitana Grazia Inserillo (classe 1988), in un momento cruciale della sua ricerca. Ne era emerso un ritratto profondo e stratificato, in cui il filo – inteso non solo come materiale ma come simbolo denso – si faceva strumento di indagine antropologica e autobiografica, gesto di cura e atto politico. Inserillo affondava la sua pratica nell’eredità dei mestieri tradizionali della sua famiglia, riscoprendo e rivitalizzando l’arte del tessere, dell’intrecciare. Da questa azione antica, che diventa gesto contemporaneo, era nata una ricerca capace di approdare in progetti espositivi internazionali e di portare le sue opere in collezioni…