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ILARIA MARGUTTI: L’ARTE COME PRATICA DI ASCOLTO, RESISTENZA E CONSAPEVOLEZZA
| di Barbara Pavan | Varcare la soglia di uno studio d’artista è sempre un atto carico di attesa, come l’inizio di un rito silenzioso. Ogni volta mi chiedo quanto dello spirito, dell’anima che si manifesta nelle opere, abiti anche lo spazio in cui esse prendono forma. Nel caso di Ilaria Margutti, questa domanda si fa ancora più intensa. La sua ricerca, infatti, si muove all’interno di geografie interiori con la stessa intensità con cui indaga l’immensità complessa dell’Universo. Tra le sue mani l’infinitamente grande si traduce in un alfabeto di punti nel perimetro minimo di un telaio da ricamo attraversato da un ago e da un unico filo. È…


